Scommetto che molti di voi amano andare a correre la mattina e portare a spasso Fido al Parco Venturini Natale. Vi vedo spaesati, ma come! Sto parlando di quello che tanti di voi probabilmente conoscono col nome di Fistomba. Adesso vedo che siete tornati a seguirmi. Il primo mistero riguardo a questo luogo potrebbe essere proprio il fatto che nessuno lo chiami col suo vero nome. Enzo Venturini e Silvano Natale furono due militari italiani morti nei cieli croati nell'eccidio di Podrute. "Fistomba", invece, è il vecchio nome e deriva dall'omonima via del quartiere Stanga. Comunque voi lo vogliate chiamare, il Fistomba non soffre mai di solitudine. Infatti, sia d'estate che d'inverno, sia di giorno che di sera, nella buona e nella cattiva sorte, questa oasi a pochi metri da uno dei più trafficati incroci della città è sempre popolata da molte categorie di cittadini: sportivi, mamme con bambini, cani trascinanti padroni, studenti che fingono di studiare, concerti, feste di laurea, giovani al primo bacio o -male che vada -alla prima sigaretta, anziani in cerca di lavori in corso, gente affamata e assetata che si dirige verso il ristorante. Sono pronta però a scommettere che pochi fra i frequentatori di questo parco conoscono la storia di questo nome, sicuramente anteriore al 1079, data alla quale risale il primo"documento in cui compare. Qualche voce poco convinta dice derivi da "foss tombà", ovvero fosso riempito di terra, ma la maggioranza vuole invece che il toponimo derivi da ''felicium tumba", ossia "tomba dei felici". Infatti, secondo le cronache, in epoca romana quest'area era una specie di cimitero popolare. In quanto al "felice", le teorie si scindono ancora. Qualcuno dice che un vescovo di nome Felice (a Padova ce ne furono tre: uno nel 292, un altro nel 542, e l'ultimo nel 591) non solo qui abbia fatto erigere una chiesa e un monastero, ma che vi si sia fatto anche seppellire. Proprio a questo potrebbe riferirsi il nome del parco: tomba di Felice. Lo storico Ongarello propende invece per una teoria diversa: secondo lui il plurale felicium è spiegabile col fatto che probabilmente vennero qui seppelliti quelli che i cristiani chiamavano felici e beati, la gente perbene, per intenderci. Alla prossima passeggiata col cane non fatevi prendere da strani pensieri, ché comunque si tratta di sepolture di gente perbene, anime di certo felici. Detto ciò, magari non lasciate che Fido scavi una buca troppo profonda. |
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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori |